Business Model Canvas: facilità di comunicazione col cliente
Tra i vari problemi che ci si trova spesso a dover affrontare, per chi si occupa di Business Model vi è quello di rappresentare in modo semplice e chiaro il modello su cui poi lavorare, fare considerazioni e valutare le relazioni tra tutti gli elementi che compongono il business stesso.
In un recente lavoro ci siamo imbattuti nell'esigenza di un nostro cliente di aprire una vetrina con dei servizi su internet per i fruitori del noto social network twitter. L'idea si componeva di alcuni semplici servizi, alcuni free altri a pagamento, e si può dire a ragion veduta che ricalcasse il business model di molti altri operatori già attivi sul mercato.
La fase dell'intervista al cliente ha prodotto il classico documento descrittivo e prolisso, da cui poi si estrapolano le esigenze, i bisogni e gli obiettivi verso cui accompagnare il cliente stesso.
A risultare evidente però vi era l'incapacità (in senso buono) del cliente di trattare il business come un elemento unico... sembrava piuttosto che nella sua testa fosse composto da più porzioni che di tanto in tanto dialogavano e interagivano fra loro.
Operare come business analyst comprende tra i suoi doveri quello di addestrare i propri clienti ad utilizzare strumenti a loro meno noti, ma che noi abbiamo collaudato efficaciemente nei passati lavori che ci sono stati commissionati.
Nel caso specifico al di là del business plan che sicuramente aveva prodotto autonomamente, l'ho fatto approciare verso il business model canvas.
Inizialmente la reticenza porta a considerare inutile la rappresentazione grafica del proprio business su un cartellone poichè lo si ritiene "già pronto", una volta che però si è realizzato il primo modello i vantaggi che una simile rappresentazione portano sono indicutibili. Infatti si possono visualizzare le possibili implementazioni future, e se viene abbinato ad una seria analisi di tipo PEST e ad una SWOT... allora è il massimo per poter in seguito estendere e migliorare il business stesso!
Se non altro perchè si ha subito sott'occhio l'intero business nella sua interezza senza la necessità di dover sfogliare avanti e indietro documenti ricchi di parole....
Va detto per onestà che il documento non va in ogni caso tralasciato: ogni strumento va bene per certi lavori ma non per altri, perciò l'intervista descrittiva fissa in modo chiaro (senza elementi sottointesi) i tratti dell'argomento trattato. Purtroppo è solo poco immediata da guardare: il canvas, essendo visuale invece va benissimo per le fasi dove provare a migliorare, ad arricchire, a studiare il business.
Per ovvi motivi qui non inseriremo una versione del modello che abbiamo disegnato per rappresentare il nuovo business del nostro cliente.
Vedere l'idea nel suo complesso ha permesso a noi di consigliare subito un implementazione del servizio che altro non era se non l'interazione di alcune componenti che già vi erano presenti: bastava solo capire che potevano lavorare a braccetto.
In sostanza, l'idea già c'era ma era nascosta: non era stata vista dal cliente, che grazie al canvas ha potuto comprenderne i tratti e valutarne l'efficacia...
A parte il beneficio tratto dal cliente, per noi vi sono stati indubbi miglioramenti: in un unico foglio vediamo proiezioni sulla mole di traffico e utenti dei servizi (stimate dal cliente), vediamo tutti i servizi come strumenti di un unico coltelletto svizzero, e infine quali sono le relazioni che il cliente si prefigge di instaurare coi suoi utenti...
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